domenica 3 agosto 2014

Echi del cuore





"Da dove cominciare?
Sono Camillo Barone, ho 17 anni e i due giorni precedenti la visita del Papa in Molise ho aiutato a spostare sedie e transenne al campo sportivo di Campobasso. Però, il 5 luglio, a differenza di molti altri ho deciso di godermi al meglio la giornata, con la mia famiglia. Doveva restare infatti qualcosa di assolutamente indimenticabile. E così lo è stato. 

Durante i giri della papamobile nel campo avevo in braccio un mio cuginetto di 3 anni, sapevo che Francesco non avrebbe mai esitato a benedirlo, e nel momento in cui è riuscito a passargli velocemente la sua mano sulla fronte del piccolo, siamo tutti scoppiati a piangere, e io sono riuscito a toccargli un mignolo. Perché piangevamo? Chi lo sa, forse perché era passata davanti i nostri occhi la persone più sincera della Terra, o forse sono semplicemente lacrime che sono destinate a non avere una spiegazione. È stato qualcosa di spontaneo e naturale, indimenticabile. 

Finita la messa e superate le transenne che circondavano il campo ho corso come un matto per raggiungere nel minor tempo possibile la Caritas, dove si sarebbe fermato a mangiare. In prima ho aspettato per vederlo entrare alla mensa, e una volta entrato ho aspettato lì fuori in piedi per ben due ore sotto il sole cocente che riuscisse per salutarci. Anche un semplice "ciao" è riuscito a cambiarmi la vita, potrei essere preso in giro da tutti ma per questo, ma sarò sempre felice e fiero di urlare al mondo che una persona sola con piccoli gesti è riuscito a portare serenità nella mia vita! 
Forse avrei aspettato anche due giorni lì fuori, anche solo per vedere un piccolo pezzetto della sua veste bianca. Il giorno dopo mi sono seduto davanti al computer, sentivo il bisogno di scrivere in una lettera al vescovo tutto quello che ho provato, per dirgli il grazie più importante della mia vita.

Questo 5 luglio ha completamente cambiato la mia vita!"






"Papa Francesco a Campobasso? 
Una ventata di spiritualità, la riscoperta di ciò 
che conta veramente, il trionfo dell'umiltà, 
della semplicità,dell'essenzialità. 
E che bella l'atmosfera di attesa che si respirava 
già nei giorni precedenti! 
Un grazie di cuore da parte mia, 
ma sicuramente da parte di tutta la città."

Franca Palladino - Cenacoli del Bell'Amore





"..E' stato un giorno di grazia, un giorno speciale, un giorno storico. La città era in festa, bello quando la mattina presto siamo usciti di casa e si vedeva il popolo di Dio che raggiungeva lo stadio.
Quando la mattina è arrivato l'elicottero mi batteva il cuore.
Ho dovuto liberare il cuore dai pensieri " ma se stavamo più vicini ecc.." 
Seguire l'incontro all'università con il mondo del lavoro è stato commovente. Poi ritrovarselo subito allo stadio è stato indescrivibile la gioia, la semplicità, la potenza della grazia che anche vederlo un po' più distante, ma solo guardarlo donava la pienezza del divino.
E' stato importante esserci e pregare insieme. 
L'organizzazione c'è stata, lo sforzo è stato fatto da tutti. Abbiamo continuato a seguirlo anche da casa, l'emozione era costante. 
Qualcuno della nostra comunità ha detto "abbiamo fatto un pieno di benzina che ci farà fare molti chilometri". 
La gioia è ancora nei nostri cuori.
Siamo entrati visibilmente nel cuore del Papa. Preghiamo la Madonna di far tesoro e portare frutti d'unità al Padre.
Unitissima 

Carmela  Fasciano Santoianni - Movimento dei Focolari - 



" C'ero anch'io all'ex Romagnoli, coinvolta dalla determinazione di partecipare di persone anche più anziane  a me vicine...ci siamo avviati a piedi la mattina molto presto con gioiosa leggerezza, lieti di incontrare tanta gente col viso raggiante,tutti insieme affiatati(come ci conoscessimo da tanto tempo) per il grande incontro con papa Francesco.Nel corpo e nello spirito mi sentivo libera da ogni peso,contenta di esserci, predisposta a godere l'evento con massima partecipazione.

L'elicottero non si è fatto aspettere e, sorvolandoci, sembrava una colomba che elargiva benedizioni a tutti..la vicinanza del papa, le sue parole,quelle degli altri interventi,la risposta plaudente serrata e affettuosa della folla, l'accurata semplicità di ogni passaggio nella mattinata...tutto ha contribuito a far vivere una mattinata eccezionalmente diversa, ricca di emozioni positive, tali da far respirare aria di "cieli nuovi"-
Grazie a tutti per tutto." 

 Anna Poce - Fraternità Marianista -

                                             
"Sono Silvana Di  Palma, insegnante di religione cattolica, vorrei dire che in preparazione della visita di PAPA FRANCESCO,  abbiamo vissuto una bellissima settimana a Campodipietra con "l'estate ragazzi" guidata da Don Francesco e Annamaria Sabato.
Insieme a questo, però, ho dovuto vivere anche un'altro tipo di esperienza. Infatti, alle due di notte mi sono sentita male e sono stata portata dal 118  al pronto soccorso  e sono stata dimessa alle 10.30.  Sono rimasta molto dispiaciuta, per non aver potuto  partecipare alla Santa Messa, ma, dentro il cuore, molto contenta per chi ragazzi che hanno vissuto momenti bellissimi, tutti insieme sulle gradinate..."


"E' stata una giornata davvero emozionante e unica. E' eccezionale come Papa, lo sento più vicino alla gente e ai giovani, molto umile, riesce ad attirare bambini, anziani, credenti e non perchè parla con un linguaggio semplice e universale, non fa sentire il "peso" di essere un Papa Cristiano, ma si presenta come una guida per tutti!
E oltre all'omelia, piena di speranza e conforto, mi ha fatto emozionare quando è passato tra la gente, con quel sorriso luminoso!".


Laura Villani - Studentessa universitaria -


"Il mio incontro con Papa Francesco, dopo una trepida attesa, è avvenuto alla Casa degli Angeli, centro polifunzionale, attuale mensa per le persone in difficoltà, gestita dalla Caritas Diocesana di Campobasso. 
Difficile descrivere le emozioni ed i sentimenti che ho provato. Un incontro inaspettato che resterà sempre nel mio cuore e di cui conservo un prezioso ricordo cristallizzato in più immagini.
 I miei occhi hanno incontrato i Suoi, la mia mano ha stretto la Sua, per intensi seppur fugaci attimi. Un sorriso sincero e rassicurante. Le uniche parole possibili sono state un "grazie per quanto sta facendo per noi" e "una preghiera affinchè Dio la conservi a lungo".   In quel momento magico solo le lacrime, scese in maniera incontrollabile, hanno liberato la grande gioia che ho provato.
Papa Francesco accoglie con le Sue braccia protese verso la folla, con l'intento di abbracciare tutti; un grande Papa ed un grande papà che si prende cura di tutti i Suoi figli, con particolare attenzione per gli ultimi che vivono nelle "periferie esistenziali". 
Un grazie per il grande dono ricevuto".

Silvana Maglione - Caritas Diocesana -


"Quando è passato tra la folla che lo acclamava nel vecchio stadio è stato come se stesse passando una cara persona che si conosce da tanto tempo, una persona che senti vicina nell'animo, che ti infonde coraggio, di cui puoi fidarti e con cui puoi confidarti, che senti di voler bene non soltanto per ciò che rappresenta sulla terra !
La celebrazione della Santa Messa tenutasi a Campobasso è stata molto bella, ma credo che l'incontro che il nostro Papa Francesco ha avuto a Castelpetroso abbia dato una carica emotiva molto più intensa."      

Stefania Tirabassi - Cenacoli del Bell'Amore -

                                        

"A meno di un metro da me!
Non so descrivere le emozioni che sai donare anche solo con un sorriso!
Quello che so è che tremavo come una foglia,
sono rimasta senza parole per ore e piangevo di gioia come una bimba!Grazie Papa Francesco! ♥" 

Martina Carugno - Studentessa universitaria -


"La sensazione più bella, per me, non è stata vedere il Papa, ma come questo Pastore di Dio abbia potuto riunire intorno ad una celebrazione Eucaristica un'intera città. politici, cittadini, comuni, dove l'unico protagonista è solo Gesù.
Questo è stato il più grande miracolo!"

Elena Aretini - Cenacoli del Bell'Amore 

"E' stata un'esperienza fantastica! Ho provato la gioia che scaturisce dalla comunione, sentivo di  vivere un'esperienza diversa dal normale, di  far parte di un qualcosa di più grande, di una comunità più grande. 
Mi sentivo unito agli altri in Gesù, più di ogni altro giorno: mi sono sentito"Chiesa"!  Ascoltare il Papa, inoltre, mi ha dato una sensazione di benessere generale.  Le sue parole mi hanno rinvigorito e la sua forza d'animo mi ha fatto riflettere tanto! Ero a due passi da lui, la sua stanchezza fisica era evidente, ma non si scoraggiava, si donava a noi senza riserve, con slancio coraggioso ed  amorevole. 
Pensavo a lui e pensavo a me. Ricordare che Gesù è infinita misericordia, che non dobbiamo aver paura delle nostre fragilità, ma dobbiamo donarle per ricominciare sempre, credendo sempre al suo Amore, ad un  Dio che non si stanca mai di perdonare, è una forza vitale!                                                         
Per me è stato ed è un vero esempio di vita. Mi ha donato l'entusiasmo di cui avevo bisogno per vivere al meglio le mie giornate. La gioia che porta sempre con sè, è stata contagiosa, credo e spero che abbia donato alla mia città, come ha fatto con me, l'entusiasmo di cui tutti abbiamo bisogno!"

Gabriele Ianiro - Studente universitario - Cenacoli del Bell'Amore

 "Quello che ho vissuto nei giorni precedenti e il giorno stesso della visita del Papa, 
ha lasciato in me tante sensazioni e sentimenti che racchiudo in queste parole:
ENTUSIASMO
COINVOLGIMENTO
SOLIDARIETA'
CORAGGIO
SPERANZA".

Maria Teresa Di Cesare - Cenacoli del Bell'Amore -


"E' stata un'emozione grandissima! 
A Castelpetroso, mentre attendavamo, il cuore si preparava nell'intimo ad accogliere Sua Santità, pregando per Lui come ci chiede sempre!   Vedendo l'elicottero, l'emozione cresceva sempre più e, attraverso le canzoni,  l'affetto...

Ho fatto questa  foto quando è passato vicino alla jeep...quasi tremavo per la gioia! Le sue parole ai giovani  portano speranza, proprio ora che c'è molta disperazione in giro, tutti sono preoccupati...ma Lui infonde coraggio e in più chiama gli adulti a prendere in mano la situazione, ai politici chiede di fare la propria parte, senza accuse o altro...
Siamo tornati a casa pieni di gioia, nonostante la stanchezza!

Candida Farinaccio -  Gruppo di Preghiera "Rete di Luce" Adoratori Missionari dell'unità Ordine delle Adoratrici Perpetue del Santissimo  Sacramento -


"Non sono mai stata una fervente cattolica, tanto meno praticante e forse non lo sarò mai, ma la visita del Papa mi ha emozionata tantissimo! 
Papa Bergoglio ha aperto il mio cuore, ogni sua azione è amorevole e misericordiosa. Bergoglio ha scansato i miei pregiudizi donandomi fiducia nel prossimo. 
Prima di essere un Papa, Bergoglio è un uomo, un gesuita che mette in pratica tutto ciò che dice! E' il Papa del popolo, degli ammalati, dei poveri, degli oppressi, degli sconfitti, dei sofferenti. E' un uomo che conosce la povertà e le sue piaghe, consola e sostiene in ogni momento, predica l'amore e ogni e ogni sua azione ne è ricolma, non giudica ma indica una strada. 
Non avevo MAI seguito l'Angelus della domenica, ora mi fermo e mi soffermo!! Lo ascolto...rifletto. Ha la mia massima stima anzitutto come uomo e poi come Papa.
Spero compia azioni sempre più grandi e lodevoli. Bergoglio è un maestro per molti, dovremmo tutti imparare da lui e soprattutto ha lo sguardo che io vorrei avere".

Chiara Lapenna - Studentessa universitaria -


"5 luglio 2014: una giornata che difficilmente dimenticherò nella mia vita.       Un evento straordinario ha coinvolto la mia città, Campobasso. 
Soltanto la notizia della visita di Papa Francesco alcuni mesi prima mi aveva lasciata basita, dunque l'arrivo del tanto atteso giorno ha scatenato in me una marea di emozioni. Nei giorni precedenti ho ricevuto il pass per assistere alla Santa Messa celebrata dal nostro amato Papa ma ancora non avevo compreso la gioia della possibilità di assistere all'evento. Solamente quel sabato mattina, infatti, ho realizzato in pieno la forte, fortissima emozione. Vedere la gente così felice e gioiosa dirigersi verso lo stadio Romagnoli nelle prime ore del mattino, percepire l'atmosfera di religiosità e di attesa, guardarsi attorno e osservare l'organizzazione del coro, dell'altare, hanno suscitato in me una sensazione forse mai provata. Finalmente, puntualissimo, l'elicottero è comparso nel cielo: è arrivato Papa Francesco! Applausi, gioia profonda e lacrime! Dopo il discorso tenuto all'Università degli studi del Molise sulla disoccupazione, il lavoro e la crisi economica, il Santo Padre è giunto tra noi, folla trepidante nello stadio Romagnoli. Probabilmente le parole non sono in grado di descrivere l'emozione provata nel momento in cui Papa Francesco è passato di fronte a me, oppure durante la celebrazione della messa. Certamente, resteranno nel mio cuore le sue parole di speranza, rivolte soprattutto ai giovani che presto saranno i protagonisti del futuro della regione Molise e che, mi auguro, intraprendano la strada che Lui ci sta insegnando a percorrere, portandoci verso un migliore traguardo con l'aiuto di Dio, perchè "il nostro Dio è il Dio delle sorprese: ogni giorno ce ne fa una.      
Dio è così, Dio rompe gli schemi: se non rompiamo gli schemi, non andremo mai avanti.  Perché Dio ci spinge a questo, a essere creativi verso il futuro".

Valeria Gianfagna - Studentessa universitaria -



"Ieri ho incontrato un'operatrice Caritas, mi ha raccontato la sua esperienza ed io, con il suo permesso,  la voglio donare a tutti voi, pur non citando il suo nome, come  suo desiderio, perchè è molto bella.
Anche per lei la venuta del Papa è stata una cosa meravigliosa che ha dato vigore e forza alla sua vita. 
Mi ha raccontato di come si è dedicata, insieme ad altre persone di buona volontà, a far trovare bella ed accogliente la "Casa degli Angeli Papa Francesco" e questo ha significato pulire da cima a fondo, lavare pentole, piatti, tapparelle, vetri, pavimenti; curare ogni cosa, pensare a tutto, anche alle più piccole cose per farsì che tutti si sentissero a proprio agio e che quella casa diventasse "luogo di Dio", perchè dov'è carità ed amore, lì c'è Dio, come dice un canto. Tutto questo a noi non è noto, perchè fatto senza rumore, ma con grande amore.  
Il giorno dopo, ha aspettato papa Francesco, inseme a tanti, per strada, vicino alla Casa,  con il desiderio nel cuore, comune a tutti, ma non con la  pretesa, di stringergli la mano, di potergli parlare...
Finalmente era arrivato il suo "turno"...ma, come capita in queste occasioni, qualcuno dietro di lei prende il suo "posto", così è passata per lei l'unica occasione di stringere quelle mani sante.... Ma cosa fa il Papa?...Torna un attimo indietro, prende le mani di questa amica e le stringe...
Non è centuplo questo? 
A lode di Dio!

Grazie, amica, di questa semplice ma bella esperienza che ha il sapore del servizio fatto per amore e mette in evidenza la sensibilità acuta di un Papa che non si dimentica di nessuno!  Gilda


“L’azione dello Spirito Santo è legato a tre parole: novità, armonia,missione”.
(Papa Francesco)
Con l’effusione dello Spirito Santo, gli Apostoli riuscivano a comprendere lingue sconosciute: tante diversità apparentemente disordinate, ricondotte all’armonia dall’azione dello Spirito Santo.
La visita di Papa Francesco possa accendere i cuori del mite e laborioso popolo molisano affinchè si realizzi pienamente quell’armonia dovuta all’azione dello Spirito Santo.
Preghiamo sempre affinchè tante ottime individualità non si perdano nelle paludi dell’individualismo, la cui stagnazione ha come conseguenza la divisione che è figlia del demonio, ma possano approdare a quella coralità che si prodiga per il bene comune".

Antonino Mendozzi - Catechista -

"Devo darvi un annuncio: Papa Francesco verrà in Molise il 5 Luglio!".
 Quando padre Giancarlo, il nostro Vescovo, con grande gioia ci ha dato questa notizia mi sono emozionata subito, anche se nel profondo del cuore  mi sembrava una cosa ovvia! Perchè no? Perchè doveva essere così strano? Lui che ama le periferie, quale posto migliore poteva scegliere per la sua missione? 
E così  il mio cuore ha cominciato a prepararsi, perchè l'accoglienza a Papa Francesco più che fisica doveva essere di cuore. 
I lavori di preparazione sono stati faticosi e a volte coraggiosi, per le varie decisioni da prendere; non ho partecipato attivamente ad essi, ma ho seguito le fasi ed ho pregato ed offerto affinchè tutto andasse bene, per la gloria di Dio. 
Ho immaginato anch'io, come tanti,  di poterlo incontrare in qualche modo, anche solo un secondo, per incrociare i suoi occhi e potergli dire "Ti voglio e ti vogliamo bene!", ma era un desiderio difficile da realizzare.
Quando ti metti a Sua disposizione, Dio ti prende sul serio, e così mi ha affidato la missione di offrire anche il mio tempo, quello che volevo dedicare alla "rincorsa" di Papa Francesco, seguendolo in tutte le sue tappe. Nel periodo dell'attesa, le mie preghiere avevano un fine: che il messaggio di Gesù, attraverso papa Francesco, entrasse nei cuori di tutti e anche nel mio, ma è successo quello che io non prevedevo...
Il 1° luglio, per andare a prendere i pass da consegnare alle Aggregazioni laicali, in qualità di coordinatrice, mi sono infortunata proprio nel cortile dell'ex Seminario! Oltre al dolore fisico, al disagio, a quello che mi aspettava,  pensavo ai miei piani ormai  tutti scombinati! E se non potevo andare a messa? Mille pensieri nella mia mente che volevano indurmi allo scoraggiamento e questo non lo volevo proprio!
Qualche giorno prima di sabato, mi è stato chiesto di andare a leggere la prima preghiera dei fedeli...non potete immaginare la mia gioia! L'ho visto come un dono grande...ma ho dovuto perdere anche quello! 
Nulla viene a caso, non poteva essere che il mio Dio non voleva vedermi felice, forse  mi chiedeva di andare oltre il mio modo di vedere. Dovevo cambiare ottica. Mi è venuto nel cuore che  puoi non poter camminare, ma mai non poter amare, basta accettare i propri limiti e credere sempre alla misericordia di Dio, come Papa Francesco ci ripete continuamente.  E così ho chiesto  a Maria di insegnarmi a fare la volontà di Dio in quella situazione, per non perdere attimi preziosi nella mia vita. E per capire quello che Dio volesse dirmi con questo infortunio, dovevo fidarmi del suo amore incondizionato per me, per ognuno di noi.  Mi è ritornata in mente la  poesia "Abbandonato mi abbandono a te" di sr. Nunziella Scopelliti "Offri il tuo dolore a Gesù sposo del cuore e vedrai  l'Amore che risplende nel dolore". Così, hofferto  tutto per tutti. Ho accettato anche l'ipotesi di non poter più andare a messa. 
Dio Padre non manca alle sue promesse! Ho avuto il centuplo, manifestatosi in tanti modi. 
Sono riuscita ad andare allo stadio.  A messa sono stata insieme agli invalidi,  più gravi di me, ho condiviso l'attesa e  la celebrazione eucaristica insieme a loro. La loro e quella dei loro familiari era vera offerta! Sono i privilegiati del Vangelo...      Quando la papamobile mi è passata accanto ho esultato di gioia insieme a tutti ed ho avuto la gioia di  incrociare  lo sguardo di papa Francesco. L'abbraccio con Lui, quello desiderato,  l'ho vissuto nel cuore, tangibile nella profonda pace e nel crescente desiderio di continuare a fare la volontà del Padre che questa visita mi ha lasciato. 

Gilda Fantetti  - Cenacolo Nazareth - Cenacoli del Bell'Amore - 




"Del 5 luglio conserverò sempre nel mio cuore, gli occhi del Santo Padre che si posavano su ogni singola persona e non guardavano alla moltitudine delle persone presenti. Non dimenticherò mai quello sguardo che donava amore, pace e coraggio.

Laura - Cenacoli del Bell'Amore - 



Giorno di grazia davvero, cari fratelli e sorelle!                                                               La venuta del nostro caro Papa Francesco ci ha fatto gustare la dolcezza del Signore sempre presente nel cuore di ognuno di noi, ma che la quotidianità della vita appanna un po’.   Attraverso la sua benevolenza e le sue benedizioni ci siamo sentiti accolti e amati, fratelli.
Grazie Papa Francesco perché la tua venuta non ha soltanto risvegliato la tiepidezza dei credenti, ma ha scavato anche nel profondo dei non credenti suscitando sentimenti di cui essi stessi hanno inaspettatamente gioito.                                   Qualche giorno dopo la tua visita ho sentito al telefono una mia amica atea.         Sono stata vinta dalla commozione ascoltando il turbinio di particolari che mi raccontava nel descrivere il suo incontro con te: "…ero rimasta a casa, ma poi il suo elicottero è passato sulla mia casa e così sono andata con mia figlia…"  " Sai, mi è passato vicinissimo con la papa mobile, ho potuto perfino toccarlo…mi ha guardata e mi ha benedetta. … Sai mi ha benedetta due volte."                                             Sappiamo che qualunque cosa chiederemo al Signore nel nome del Suo figlio Gesù Egli ce lo concederà …
Grazie perché ci ricordi continuamente che Dio è gioia, misericordia, amore per tutti, e ancora che è fedeltà.                         

Matilde - Comunità Spirito e Vita -






Chi vuole, faccia dono della propria esperienza, affinchè l'amore che Dio Padre ci dona possa circolare fra tutti. Tutto a gloria Sua. 

Potete inviarla all'indirizzo cdal.cb@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento