COMUNICATO STAMPA

Come ci
ricorda papa Francesco nel recente messaggio
per la Giornata Missionaria
Mondiale “La missionarietà non è solo
una questione di territori geografici, ma di popoli, di culture e di singole
persone, proprio perché i "confini" della fede non attraversano solo
luoghi e tradizioni umane, ma il cuore di ciascun uomo e di ciascuna donna, Il
Concilio Vaticano II ha sottolineato in modo speciale come il compito
missionario, il compito di allargare i confini della fede, sia proprio di ogni
battezzato e di tutte le comunità cristiane: «Poiché il popolo di Dio vive
nelle comunità, specialmente in quelle diocesane e parrocchiali, ed in esse in
qualche modo appare in forma visibile, tocca anche a queste comunità rendere
testimonianza a Cristo di fronte alle nazioni» (Decr. Ad gentes, 37). Ciascuna comunità è quindi interpellata e invitata a fare
proprio il mandato affidato da Gesù agli Apostoli di essere suoi «testimoni a
Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra» (At
1,8), non come un aspetto secondario della vita cristiana, ma come un aspetto
essenziale: tutti siamo inviati sulle strade del mondo per camminare con i
fratelli, professando e testimoniando la nostra fede in Cristo e facendoci
annunciatori del suo Vangelo. Rendere testimonianza a Cristo di fronte alle
nazioni", di fronte a tutti i popoli. La missionarietà non è solamente una
dimensione programmatica nella vita cristiana, ma anche una dimensione
paradigmatica che riguarda tutti gli aspetti della vita cristiana. ...”
L’Addetto
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