martedì 20 agosto 2013

Incontro-Seminario "I volti dell'adolescenza tra vulnerabilità, fragilità, e crisi necessarie"

I volti dell’adolescenza tra vulnerabilità, fragilità e crisi necessarie




I cambiamenti socio-politici contemporanei rapidi della nostra società sono una evidenza.
Le espressioni sono chiare nella famiglia e nel mondo della adolescenza. 
Il corpo tende ad occupare uno spazio centrale fino ad esprimere una forma di narcisismo collettivo: i corpi, la sessualità sono liberi, ma numerosi adolescenti  assumono condotte a rischio.
Alla pienezza del corpo, certi adolescenti sembrano opporre il paradosso della loro libertà dimenticata: l’angoscia del vivere, del non-senso, della perdita della differenza, della mancanza, l’insicurezza e la fragilità dei legami.  

L’obiettivo dell’incontro – Seminario che si terrà 

al Santuario di Castelpetroso (Isernia) il 23 agosto alle ore 17.30  

e che vedrà la partecipazione tra gli altri  di David Le Breton e  Graziano Martignoni   è quello di riflettere sui processi adolescenziali ed in particolare la soggettività e la loro intersoggettivazione in rapporto a questo contesto della società. 
Gli attacchi al corpo sembrano essere manifestazioni dominanti della psicopatologia adolescenziale.  
In quale  misura la loro frequenza e la loro gravità interrogano i cambiamenti della società? 

Scopo dell’incontro  è anche di riflettere sulle condizioni della cura e dei suoi attori in questo tempo di transizione, introducendo ai principi e alle metodologie di una formazione che sia terreno di ricerca personale, coltivata attraverso quelle pratiche di riflessione e interpretazione, immaginazione e narrazione, che costituiscono preziose risorse per l’arte del prendersi cura. 

Si cercherà  di costituire un cammino di apprendimento guidato non tanto dalle mutevoli esigenze organizzative e istituzionali del mondo esteriore, ma orientato piuttosto a ciò che del mondo interiore ci interroga e ci riguarda: il corso della nostra stessa vita.  

L’incontro non si propone come il luogo di un sapere, saper fare e saper essere, guidato e istituito da teorie e modelli predefiniti, ma vuole costituirsi  anzitutto come il luogo di un saper-pensare che privilegia il rispecchiamento, l’interrogazione e l’ascolto in profondità.


                                                               don Fabio Di Tommaso

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