martedì 23 aprile 2013

COMUNICATO STAMPA 22 - 04 (1)


Prot. Int  22 - 04

COMUNICATO  STAMPA


Campobasso. 23 aprile Festa del santo Patrono, San Giorgio Martire
Con il triduo di preparazione dal 20 al 22 aprile 2013,  ha avuto  inizio il programma per i festeggiamenti in  onore del santo Patrono di Campobasso, San Giorgio Martire organizzato e promosso da don Luigi Di Nardo, parroco dei Ss Giorgio e Leonardo  e dalla comunità. 
Martedì 23 aprile dalle ore   8.30 e 11.30  Ss. Messe,  mentre alle ore 17.00 la Solenne Celebrazione Eucaristica sarà  presieduta  da S.E. mons. GianCarlo  Bregantini arcivescovo di Campobasso – Bojano  e concelebrata dai sacerdoti della Città, partecipata dai Diaconi, dai religiosi e dalle religiose, dalle parrocchie, confraternite e associazioni ecclesiali, dalle Autorità civili e militari e dal popolo fedele. 
La liturgia sarò  animata dal Coro Jiubilate, diretto dal Mo Antonio Colasurdo.
Seguirà  la processione del S. Patrono, per le vie principali della città, accompagnata dal Gruppo Bandistico. Al rientro della processione nella chiesa di S. Giorgio concerto Elevazioni post-Missam a cura del M° Antonio Colasurdo.
“E’ San Giorgio che ci difende! E’ San Giorgio che ci salva!”
L’invocazione risuonò forte nell’aria, tanto da sovrastare  lo stupore del nemico dinanzi all’apparizione di quel giovane che tutti riconobbero nel santo guerriero. Il miracolo, operato da San Giorgio in occasione di una battaglia del 1200 a Campobasso, fu riconosciuto con bolla autentica da Mons. Celestino bruno, Vescovo di Bojano il 16 aprile 1661. Da quella data ufficialmente, il Giovane combattente della fede diventa patrono della città, come reca incisa un’iscrizione su una delle campane della chiesa.
Ma, secondo il Tarantino –storico campobassano- il culto al santo è propagato nella zona verso il V-VI secolo dopo Cristo dai Greci, giunti in Molise con i monaci  Basiliani e poi continuato con i Normanni. Certo è che in vari paesi Giorgio dispiega la sua forza protettrice, mentre sconfigge il male. San Giorgio, San Bartolomeo, San Leonardo. Al visitatore che si accinge a varcare le antiche mura del centro storiche queste chiese si presentano nella bellezza della pietra viva e nella ricchezza di storia tradizionale. Le antiche confraternite che si contendevano il potere sul borgo medievale, la fragile tenerezza di leggende  di amanti perduti, la simbologia romanica che ricorda la fede genuina del popolo campobassano  rendono questi luoghi  suggestivi esempi della pietà religiosa di una gente schietta e semplice.



L’Addetto Stampa

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