martedì 23 aprile 2013

COMUNICATO STAMPA 22 -04 (2)


Prot. Int  22 -04a

COMUNICATO  STAMPA


Campobasso. Giunta nella Città di Campobasso domenica 7 aprile, accolta solennemente  dall’Arcivescovo di Campobasso – Bojano, S.E. Mons. GianCarlo M. Bregantini, e dal Sindaco  di Campobasso Sen. Gino Di Bartolomeo, la Madonna della Libera, ritrovata a Cercemaggiore nel 1412 e di cui si sta celebrando il VI Centenario, sta riscuotendo un’accoglienza calorosa da parte dei Parroci e delle Comunità parrocchiali.
L’esperienza positiva della Peregrinatio Mariae – nell’Anno della FEDE -  ha indotto il Vescovo e i Padri domenicani a programmare la  visita della Madonna anche nei luoghi di sofferenza della Città come l’Ospedale civile “Cardarelli” e la Fondazione di ricerca e cura “Giovanni Paolo II”.
Martedì 23 aprile, giorno in cui la città di Campobasso ricorda il suo santo Patrono San Giorgio, grazie anche alla disponibilità del Direttore Sanitario, Dr. Di Marzo, alle ore 10.00 la Statua giungerà all’Ospedale “A.Cardarelli” e alle  ore 15.00 sarà trasferita alla Fondazione “Giovanni Paolo II”.
Dopo il rito di accoglienza alla presenza dell’arcivescovo mons. Bregantini che si celebrerà nell’atrio d’ingresso dell’ospedale, la Madonna sarà portata in reparti ‘significativi’ (oncologia, geriatria, …), dove sosterà per un breve momento di preghiera, durante il quale il Vescovo rivolgerà la sua parola agli ammalati e al personale presente, che in questa contingenza non attraversano un momento felice.
La visita della Madonna si propone  in questi luoghi come gesto e testimonianza di materna sensibilità verso quei figli che vivono l’esperienza del dolore e della sofferenza. A tutti si presenta come la Madonna della Libera (o Liberazione), che lungo i secoli i suoi devoti hanno potuto esperimentare e ne hanno dato testimonianza portando al Santuario migliaia di ex voto (= riproduzioni in foglia di argento di parti del corpo “guarite” per intercessione della Vergine).
Ma la guarigione (o liberazione) da chiedere a Maria è quella del cuore, che consente un sano realismo (la sofferenza fa parte della vita!) ed offre una pace ed una serenità interiore per affrontare con coraggio le inevitabili difficoltà della vita.


L’Addetto Stampa


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