venerdì 6 febbraio 2015

L’Amore: un annuncio esigente

Recensione al Libro “La via dell’Amore” di Suor Nunziella Scopelliti, edito dalla San Paolo

Di Ylenia Fiorenza
26 gennaio 2015
E’ ora di incamminarsi, di andare ad amare l’Amore! Per quanto la nostra anima sia travolta dagli eventi esterni, per quanto il distacco dal paradiso ancora la lacera di nostalgia, la sua sete d’amore resta accesa. Le pagine composte da Suor Nunziella coinvolgono, interrogano, proiettano lontano, e precisamente verso il lido di una spiritualità nitida. Il titolo, “La via dell’Amore”, è escatologico e insieme pratico. In esso affiorano stimoli profondi per avventurarsi su questa via misteriosa che ci rivela come “l’Amore va scelto ogni momento liberamente”, perché esso, per la sua verità, si rivolge sempre alla libertà.

Facendo appello alla responsabilità, la via dell’Amore, secondo Suor Nunziella, esige proprio “la libertà dell’accoglienza”. Ciò che stupisce è come l’intervento della Bellezza diventi sempre più concreto in questo viaggio del cuore tracciato dall’autrice: “…se sapessimo quale Amore bello ci fa gustare Gesù Crocifisso, quando lo amiamo!”. E’ il semplice, disarmante richiamo alla fiducia, all’atto di abbandono in Colui che è Amore e, in quanto Creatore-Amante, è sempre alla ricerca dell’amata creatura. Suor Nunziella si dichiara conquistata da questo Dio e ammette che “SceglierLo significa innamorarsi di una realtà che non passa mai, che è la Bellezza stessa”.
L’Amore non è riducibile ad un solo momento della vita, né ad un dardo accidentale, caduto da mondi immaginari. L’Amore è la Via. L’unica, perché la vita stessa compia la sua ascensio ontologica. Ecco allora la chiave di volta di tutto il libro: “Siamo chiamati a crescere nell’Amore!”. E’ la cifra di questo tendere per somigliare a Dio. Il termine “amore” possiede sfumature impenetrabili, che necessitano soprattutto di esperienza personale, soggettiva e di quella sacra istruzione che, l’autrice, dichiara derivare dal “fare spazio all’Amore in noi e tra noi”.
L’alba del Comandamento Nuovo donato all’umanità da Cristo, che ci amiamo l’un l’altro, come Lui ci ama, irradia gli angoli bui del nostro tempo, così in balia di idoli svuotanti per l’uomo. E sprigiona la chiamata a lasciarci educare all’amore, nell’imperativo che, chi ama Dio, ami anche suo fratello! (cfr 1 Gv 4,21). Non è che questa la via dell’Amore perché ci sia ovunque seminato e raccolto amore, soprattutto in una società appesa alla sua autosufficienza, al potere utilitaristico. Il vincolo richiesto per percorrerla in pienezza è farsi conoscere dall’altro come riflessi di questa Luce, che ha salvato il mondo perché, come esprime Suor Nunziella, “colma ogni vuoto” e ci innalza alla vera dignità, senza mai perdere di vista che “in ogni prova si sperimenta una piccola risurrezione”.
L’Amore, a forza di spargerlo sotto forma di amabilità, oltre che di gratuità mediante le virtù del cuore, allora si rivela come la “retta via”, che dona motivazione, significato, slancio rinnovato per passare dalla bassa pianura alle alte vette delle realtà divine. Si percepisce, infatti, respirando i battiti di Suor Nunziella, nella composizione dei tredici capitoli di questo suo saggio, che chi ama, viene necessariamente innestato nel legno della Croce di Cristo e per questo “alla fine rimane solo l’Amore, l’Amore per noi, noi fatti Lui”. Il nostro Dio, infatti, è il Dio fedele, presente, che rimane amorevolmente chinato verso tutte le sue creature, attirando ciascuna, portando in salvo quelle che
Lo accolgono e lo invocano, vegliando su quanti Lo ignorano e Lo rifiutano. Il libro di Suor Nunziella è rivolto a chi, prima di tutto, desidera comprendere perché questo Amore svela l’uomo all’uomo. Ed in modo più diretto, è dedicato a chi ha sperimentato il fallimento delle sole proprie forze nell’affrontare la vita e ora vede che l’amore non è una fredda dottrina su Dio, ma l’annuncio esigente a lasciarsi amare da Dio, per conquistare l’espressione suprema della gioia e farla perciò penetrare nella quotidianità dell’avvenire, ispirato e sostenuto dalla Speranza.

Fonte: civitas.it

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