lunedì 27 maggio 2013

47ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali - Comunicato Stampa




Prot. Int. 27 - 05

COMUNICATO  STAMPA

                                                                        A tutti gli organi di informazione


Campobasso. 47ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.

Domani, Martedì 28 maggio 2013, alle ore 18,30 presso l’Auditorium della Ex-Gil in via Milano, a Campobasso, si svolgerà un convegno dal tema Reti Sociali: Porte di verità e di Fede; nuovi spazi di evangelizzazione, in occasione della  47^ Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, celebrata lo scorso 12 maggio. L’ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali diretto da don Adriano Cifelli in collaborazione con l’Ufficio Stampa e Informazione della diocesi, la Fondazione Cultura diretta da Sandro Arco, l’Ordine dei Giornalisti del Molise , presieduta da Antonio Lupo, hanno inteso promuovere il tema della Giornata indetto  dal papa Emerito Benedetto XVI, attraverso un incontro –dibattito che vedrà protagonisti vaticanisti come Raffaele Luise  e Giovanni Panettiere e il blogger Roberto Zarriello. L’incontro sarà introdotto dal Presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura, il Presidente del Consiglio Regionale Vincenzo Niro ed il Presidente  della Provincia Rosario De Matteis. Uno speciale intervento sarà guidato dal Presidente dell’Ordine  dei Giornalisti del Molise Antonio Lupo e dal Direttore della Fondazione Molise Cultura, Sandro Arco.
Dopo il dibattito seguiranno la presentazione del libro di Giovanni Panettiere” Non solo Vescovi” e una breve performance artistica a cura del Molise Gospel Ensemble. Le conclusioni saranno affidate a S.E. Mons. GianCarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso –Bojano. La diversità degli interventi partecipata dalle  più diversificate espressioni del mondo della Comunicazione, sarà lo slancio per  promuovere, nell’era dei social media   e della biomediatica, la Persona  nella “Bellezza delle Relazioni” in nuovi spazi di evangelizzazione che si integra con i diversi strumenti della comunicazione. Le notizie spesso circolano in una “folle in solitudine”, dove i rapporti spesso  non sono di scambio ma di dominio, rendendo la “Persona” muta  e sorda. Il tema sulle reti sociali, in questo Anno della Fede riconduce l’uomo ed il credente alla Comunicazione della “buona notizia”. Lo stesso Vangelo è comunicazione, di Speranza dentro “Reti” e “spazi” umani.  E la cultura e la formazione   sono alcuni esempi di  segmenti  che  “danno forma”, plasmando la realtà e plasmando relazioni, umane.    


L’Addetto stampa




47ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

Campobasso 28 maggio 2013 ore 18,30 Ex-Gil  Via Milano-Campobasso

Programma

Ore 18,30
Saluti
Presidente della Regione Molise
Paolo di Laura Frattura

Presidente dell’Ordine dei Giornalisti  -Molise
Antonio Lupo


Introduzione
S.E. mons. GianCarlo Bregantini arcivescovo Metropolita di Campobasso –Bojano

Sandro Arco direttore Fondazione Molise Cultura

Interventi:

Raffaele Luise  giornalista RAI, vaticanista
Roberto Zarriello  giornalista di Repubblica,  social media 
Giovanni Panettiere giornalista Il Quotidiano Nazionale, vaticanista

A  fine   dibattito  sarà presentato il libro “Non solo vescovi” di Giovanni Panettiere.

Conclusioni: mons. GianCarlo Bregantini

Moderatore: don Adriano Cifelli direttore UCS diocesano

Coordinamento Rita D’Addona  -Ufficio Stampa diocesi CB


Momento musicale
a cura di Molise Gospel Ensemble


per info Ufficio Stampa Diocesi CB - Via Mazzini, 76 – Campobasso
e-mail stampadicoesicb@aliseo.it; 338.6617012



L’Addetto Stampa



venerdì 24 maggio 2013

25 maggio 2013 - giornata del sollievo


Comunicato stampa - Messa per beatificazione don Pino Puglisi




Prot. Int. 24-05

COMUNICATO  STAMPA

                                                                               A tutti gli organi di informazione



Campobasso. Veglia di Preghiera per la Beatificazione di don  Pino Puglisi.
Dedicata alla figura di Pino Puglisi,  parroco di San Gaetano, nel quartiere Brancaccio di Palermo dove avvenne  l’esecuzione ordinata dai boss, il 15 settembre 1993, domani, sabato 25 maggio 2013, si terrà una Veglia di Preghiera alle ore 22,00 presso la Chiesa Madonna della Libera  in Piazza Vittorio Emanuele a Campobasso. Il Papa Emerito Benedetto XVI ha, infatti, riconosciuto  che l’esecuzione fu «in odio alla fede». Il riconoscimento del martirio, riconosciuto da Benedetto XVI  e decretato al prefetto per le cause dei Santi, cardinale Angelo Amato, indica che la causa di beatificazione si è conclusa positivamente. Don Puglisi sarà quindi beatificato e canonicamente venerato come martire della Chiesa palermitana, domani mattina  con il Rito di Beatificazione che  si terrà alle 10.30 al Foro Italico Umberto I di Palermo. “L’intero Episcopato si rallegra, per l’imminente beatificazione di don Pino Puglisi, dell’arcidiocesi di Palermo, grande educatore e coraggioso testimone della fede fino al sacrificio della vita” come ha detto di recente  il cardinale Bagnasco, Presidente della CEI, nella prolusione alla 65^ Assemblea Generale della CEI, a Roma. L’arcivescovo di Campobasso – Bojano S.E. mons. GianCarlo Bregantini,  presiederà la Veglia diocesana insieme ai fratelli presbiteri, le consacrate, i laici, gruppi e movimenti,  come gesto di vicinanza e preghiera fraterna per l’elevazione all’onore degli altari del sacerdote e uomo, Pino Puglisi che ha sfidato la mafia pagando con la vita il prezzo più alto  in difesa della legalità.




L’Addetto Stampa
   Rita D'Addona

PROGRAMMA SETTIMANA ADORAZIONE EUCARISTICA



 "Gustate e vedete quanto è buono il Signore"

Programma

Inizia domenica 26 maggio la Settimana di Adorazione Eucaristica che è divisa in due momenti: 
  • Da domenica sera, 26 maggio, a giovedì mattina, 30 maggio, ci sarà la lettura continua della Bibbia.
Momento molto bello e ricco di significato. "La Scrittura è la lettera che il Padre Eterno ci ha inviato" scriveva, negli anni venti, don Giacomo Alberioni. Allora, "gustiamo" insieme il "suono della voce del Padre "e traduciamolo in ricco nutrimento per la mente e per il cuore, affinchè diventi vita, terreno fertile che produce "ora il novanta, ora il sessanta, ora il trenta".

  • Da giovedì pomeriggio, 30 maggio, a domenica, 2 giugno, ci sarà l'Adorazione continua a Gesù Eucarestia.
Questo tempo serva a prepararsi personalmente e preparare il popolo di Dio alla giornata dedicata a Gesù Eucarestia, Corpus Domini. I riflettori della nostra vita siano puntati sul vero motivo di questa festa, senza togliere nulla alla gioiosità delle bancarelle, ma è necessario riportare l'orientamento giusto, per non perdere la strada che porta a Lui.






 DOMENICA 26 MAGGIO ORE 20,00:

Appuntamento alle ore 20 nei pressi della Chiesa di S. Maria della Libera 


In processione, ci s'incammina verso la tenda, situata a Campobasso in piazza della Vittoria, per dare inizio alla Settimana Eucaristica in preparazione della Festa del Corpus Domini.   
La lettura della Bibbia è iniziata dal Vescovo padre GianCarlo Maria Bregantini, segue il Pastore Evangelico Ciccaglione, continuano poi, come da prenotazione,  i lettori dei gruppi iscritti.

La lettura terminerà giovedì 30 maggio alle ore 12 a cura del Pastore Evangelico e del Vescovo.


 GIOVEDI’ 30 MAGGIO  ORE 18,30:

Appuntamento in Cattedrale per la Santa Messa

e la successiva solenne processione. Il Santissimo Sacramento sarà portato nella tenda per l'inizio dell'adorazione continua. 

(Percorso:Chiesa Cattedrale, Corso Vittorio Emanuele, P.zza della Vittoria)

Inizio adorazione

 DOMENICA 2 GIUGNO ORE 17,00

Appuntamento alla tenda.
Gesù Eucarestia viene portato in processione per le strade della città.
Al termine della processione ci sarà la Santa messa, in Cattedrale.

Tutto a gloria di Dio!


Padre Pino Puglisi sarà Beato



Padre Pino Puglisi sarà beato: domani la messa di beatificazione a Palermo




2013-05-23 Radio Vaticana
Domani, sabato 25 maggio, don Giuseppe Puglisi sarà proclamato Beato. La messa con il Rito di Beatificazione si terrà alle 10.30 al Foro Italico Umberto I di Palermo. Presiederà la celebrazione l’arcivescovo della diocesi palermitana, il card. Paolo Romeo, mentre rappresentante del Papa sarà il card. Salvatore De Giorgi, Arcivescovo emerito di Palermo, che il 15 settembre 1999 diede avvio al suo processo di Beatificazione. Don Giuseppe, o meglio padre Pino Puglisi, è stato un sacerdote diocesano noto per il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata, in particolare occupandosi della formazione di bambini e ragazzi di strada per i quali fondò il centro “Padre Nostro”. Morì, ucciso dalla mafia, il 15 settembre del 1993, giorno del suo 56.esimo compleanno. Il decreto di Beatificazione di padre Puglisi per martirio "in odio alla fede” è stato promulgato da Papa Benedetto XVI Il 28 giugno 2012. Adriana Masotti ha chiesto al card. De Giorgi che cosa rappresenta proprio per Palermo e la Sicilia l’evento di sabato:  
R. - La beatificazione come martire della fede di don Pino Puglisi rappresenta, anzitutto, il dono di Dio più atteso da tutta la Sicilia e non solo, poi anche uno splendido e stimolante messaggio di fede per tutti nell’Anno della Fede. Il riconoscimento ufficiale del suo martirio da parte della Chiesa, è anche il sigillo della perenne autorità del suo messaggio, che con la voce del sangue invita tutti al coraggio, alla coerenza, alla fortezza, alla santa audacia nell’esercizio sia del ministero sacerdotale come di ogni altro servizio nella Chiesa per il trionfo delle forze del bene su tutte le aggressioni e le perversioni del male, soprattutto se, come quello mafioso, agisce da perversa struttura di peccato anti-umana ed anti–evangelica, tanto più subdola e pericolosa, quanto più si ammanta e si circonda di segni e di riferimenti religiosi.
D. - Con questa beatificazione la Chiesa invia un messaggio chiaro. La beatificazione di don Puglisi potrà essere dunque uno stimolo o - meglio - un sostegno a quanti anche oggi si impegnano nella lotta alla mafia?
R. - A 20 anni dalla sua sacrilega uccisione, don Puglisi parla ancora. Don Puglisi si rivolge anzitutto a noi, i suoi confratelli, per ricordarci che il nostro ministero, come d‘altronde la vita di ogni cristiano, è ogni giorno per sua natura vocazione al martirio. Ci ripete che il nostro primo dovere è l’annuncio del Vangelo, per aiutare i fratelli a seguire Cristo e quindi a vivere onestamente nell’osservanza dei suoi Comandamenti, per formare le coscienze al rispetto delle persone, all’amore vicendevole, al gusto della solidarietà, al senso della legalità, alla capacità del perdono, a vincere così ogni forma di prepotenza, di violenza, di sopruso, di collaborazione con il crimine. Queste sono piaghe antiche che ancora non si riescono a sanare, soprattutto dove il degrado ambientale e morale è maggiore. Ma la voce di don Pino giunge a tutti i cristiani per ricordare che oggi la testimonianza del Vangelo è necessaria come non mai. La sua voce giunge particolarmente ai genitori perché educhino al bene i propri figli, esposti in particolare oggi alle suggestioni della droga, dell’alcol e - anche soprattutto in certe zone - alla dispersione scolastica, alle peggiori forme di sfruttamento sociale, a violenze sessuali e ai tentacoli della malavita diffusa e organizzata. La sua voce giunge a quanti hanno responsabilità politiche e amministrative, perché abbiano sempre più a cuore la soluzione dei problemi dei quartieri più a rischio, come chiedeva don Pino per il suo quartiere Brancaccio, dove purtroppo i suoi sogni non sono stati ancora del tutto realizzati. La sua voce giunge infine anche - e direi soprattutto - ai criminali per ricordare ad essi che egli con Gesù ha versato il suo sangue per la loro conversione, per la loro liberazione dalla schiavitù del peccato. Il sorriso con il quale don Puglisi ha detto al suo killer: “Me lo aspettavo, è un invito a tornare decisamente a Dio, che nella sua misericordia infinita li aspetta come il Padre della parabola evangelica.........
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domenica 19 maggio 2013

Comunicato Stampa 18-05-2013



Prot. Int18 - 05

COMUNICATO  STAMPA




Solennità di Pentecoste. Il dono che rinnova la faccia della terra.

«Fra noi e la vita non ci sono e non ci devono essere argomenti vietati. Il ventilare delle verità invisibili ci permette di addentrarci fiduciosamente nel canale dell’esperienza, anche in quella che ci porta a sbagliare o a scorgere sfumature eterne. Tutto è da vivere. Non risparmiamoci al mistero. A quello che ci sta davanti e a quello che ci arde dentro. Se le cose esistono, esistono per l’uomo. Perché l’uomo arrivi ad amarle, a farsi custode e guida di esse. Davanti alle miserie più scoraggianti, ciò che ci dà coraggio è che abbiamo davanti a noi una porta sempre aperta: quella del cuore di Dio. Oggi è domenica di Pentecoste. Originariamente, la Pentecoste era la “festa della mietitura” durante la quale gli Ebrei si recavano al tempio per offrire le primizie del proprio raccolto. In seguito, diventò la festa del ricordo della consegna delle Tavole della Legge a Mosè sul monte Sinai. Con Gesù invece la discesa dello Spirito consacrò il gruppo dei discepoli in Chiesa. In questo giorno la liturgia ci ricorda in fondo che a Pentecoste Dio santifica la sua Chiesa, e con essa ogni popolo e nazione, diffondendo ai confini della terra i doni dello Spirito Santo che sono armi potenti di luce invincibile. Ed ecco, li elenco per entrare nel significato pieno: La Sapienza è il dono che ci fa contemplare l'eterna Ve­rità che è Dio, che ci irradia di cielo il cuore. L’Intelletto è il dono che abilita la nostra ragione a superare i suoi limiti e a conoscere gli abissi che pensava invalicabili con le sue sole forze. Il Consiglio è il dono che ci permettere di discernere e di compiere atti giusti e veri nel rispetto del prossimo. La Fortezza è il dono che ci aiuta a perseverare nel bene senza scoraggiarci del male, delle ingiustizie, a restare forti anche in mezzo alle tempeste. La Scienza è il dono che ci consente di finalizzare tutte le cose pensate, scelte e operate. La Pietà è il dono col quale preghiamo Dio e ci affidiamo al suo soccorso. Il Timor di Dio è il dono che ci ricorda di non offendere Dio che ci ama, a non vacillare nel servirlo.  Sono sette scrigni che possiamo schiudere e a cui possiamo schiuderci, in cui possiamo riconoscerci possessori di beni indicibili, di tesori eccelsi, di offerte insuperabili. Tali carismi sono in verità gli aiuti che ci vengono direttamente da Dio, soprannaturali, e ce li elargisce perché ritroviamo la strada di casa, perché possiamo amare, credere e sperare con la sua forza, nel suo nome.  Una solennità importante questa di Pentecoste, perché ci rivela che “Dio è Colui che è”. Lo Spirito Santo è con noi nei momenti di caduta e d’incertezza, per metterci di nuovo in piedi, per confermarci nell’avventura dell’amore. E’ sempre lì a spronarci per non farci serrare il cuore alle nuove possibilità. “In noi si effonde. In noi discende”. E’ questo il movimento espresso dallo Spirito nelle nostre vite. E’ Dio che ci attira a sé. Se solo comprendessimo quale miracolo si compie nell’invocare lo Spirito: “Veni, Sancte Spiritus!”. Vieni, abbiamo da ospitarti, abbiamo da vivere, abbiamo da donarci. Chi è lo Spirito se non l’Amore! L’amore senza il quale, però, ogni cosa si sgretola, dove se manca l’uomo appare privo di orientamenti e di gusto della vita, perché non è più in grado di sentire né di cercare Dio. “Veni, Sancte Spiritus!”, vogliamo metterci nelle tue mani come pezzetti di pane per sfamare i nostri fratelli che patiscono la fame e la sete. Fa che diventiamo un raggio della tua luce in mezzo alle tenebre che hanno rubato al cuore dell’uomo il sogno della fratellanza. “Veni, Sancte Spiritus!” Facci ritrovare chi si è lasciato rubare la speranza, per abbracciare la sua nudità e alleviare le sue pene d’esilio. “Veni, Sancte Spiritus!”, come sole radioso aiutaci a squarciare la fitta nebbia della corruzione che imprigiona le coscienze umane. Serviti di noi per consolare, per dare riparo a chi non ha tetto, per riscaldare chi è vittima della gelida lama del male, per trasformare il deserto in giardino, il pianto in gioia, la solitudine in cammino condiviso. “Veni, Sancte Spiritus!” a rischiararci e a far regnare Dio sopra tutte le cose perché la carità non muore. Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa. Spazza via le oppressioni, perdona le offese e rimani nel nostro intimo perché così trabocchiamo di silenzio e di purezza di fronte alla pace che viene da Te e diventiamo missionari del tuo fuoco d’amore soprattutto alle periferie del mondo, dove tanti fratelli vengono emarginati e dimenticati. “Veni, Sancte Spiritus!”. Facci scegliere le cose che sono le più deboli e le più semplici perché così possiamo confondere il potere cieco di fronte al grido dei piccoli. Fa che possiamo disarmare l’orrore causato dalle armi, lasciando fare a te ciò che non possiamo con le nostre poche forze. “Veni, Sancte Spiritus!”. Riordina la terra, porta a compimento le promesse divine nell’umano, cambia il rigore in carezze, mieti le nostre presunzioni, risana le anime infette, spezza il cuore di pietra con un fascio luminoso della tua bontà, somma dolcezza che mentre attendiamo tutto, tutto ci doni».



+p.GianCarlo Bregantini, vescovo 

Convegno Santità Coniugale della coppia Bono.De Angelis





La Pastorale Familiare della Diocesi di Campobasso-Bojano e l'Associazione Santi Sposi organizzano il Convegno sulla santità coniugale della coppia di sposi Franco Bono e Maria Rosaria De Angelis, per i quali è stato avviato il processo per la causa di beatificazione.

Franco e Maria Rosaria, medici della Locride, sono stati testimoni mirabili dell'amore maturo coltivato tra le mura domestiche, nella professione e nella comunità, che si apre sempre agli altri senza esitazione.

Il Convegno, che vedrà la partecipazione di familiari della coppia e del postulatore della causa di beatificazione , sarà presieduto dal nostro Vescovo Padre GianCarlo Bregantini e si terrà venerdì 24 maggio prossimo alle ore 19.00 nella Sala Celestino V della Diocesi di Campobasso.

Vi aspettiamo!

Buona festa di Pentecoste!




Affacciàti lassù alla tua stessa finestra, 
ci coglierà più facilmente il vento fresco dello Spirito 
con il tripudio dei suoi sette doni. 
I giorni si intrideranno di sapienza, 
e intuiremo dove portano i sentieri della vita, 
e prenderemo consiglio sui percorsi più praticabili, 
e decideremo di affrontarli con fortezza, 
e avremo coscienza delle insidie che la strada nasconde, 
e ci accorgeremo della vicinanza di Dio accanto a chi viaggia con pietà, 
e ci disporremo a camminare gioiosamente nel suo santo timore. 
 affretteremo così, come facesti tu, 
a Pentecoste sul mondo.


Buona festa di Pentecoste!

sabato 18 maggio 2013

NOVENA ALLO SPIRITO SANTO

NOVENA ALLO SPIRITO SANTO


Pentecoste
Parlare delle grandi opere di Dio
9 giorno

Dagli Atti degli Apostoli 2,1-11
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? …  e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».

I discepoli erano tutti insieme. Hanno obbedito al Maestro il quale, prima di salire al cielo aveva loro raccomandato di non allontanarsi da Gerusalemme, dalla comunità. L’unità dei discepoli, nata dal timore di essere catturati dopo la morte del Signore, è precaria, ma il loro stare insieme è facilitato dalla presenza di Maria, la Madre che ha raccolto intorno a sé gli impauriti amici di Gesù.
Trascorrono il tempo pregando e aspettando. Giunge il nuovo giorno e si presenta uguale ai tanti già trascorsi.
“Venne all’improvviso … ” Sì, la presenza dello Spirito non è programmabile; negli Atti la discesa viene descritta come una scena alquanto movimentata: fragore, vento, fuoco.
Vengono coinvolti tutti i sensi sia quelli del corpo e che dell’anima: lo Spirito si vede, si sente, si percepisce, si respira al punto che anche tutta la casa ne è riempita. Un’immersione completa nell’Amore, una purificazione, un lavacro come mille mani che toccano e guariscono le piaghe dell’anima, come un balsamo profumato che sigilla le ferite, come brezza leggera che rinfresca dopo la calura, come pioggia nel deserto, come acqua zampillante … 
Le porte del Cenacolo si spalancano e, come un fiume in piena, i discepoli si riversano nella piazza per parlare  “delle grandi opere di Dio”.

Spirito Santo vieni. Vieni a guarirci dai timori e dalla tiepidezza. Vieni a infonderci il coraggio di una fede che smuove le montagne. Avvertiamo tutto il peso delle nostre incoerenze, delle nostre povertà. Vieni a liberarci da ciò che ci impedisce di essere testimoni autentici di Gesù. Infondi nelle nostre comunità il desiderio di testimoniare con gesti concreti l’essere cristiani e donaci una rinnovata capacità di “parlare delle grandi opere di Dio”. Te lo chiediamo con l’intercessione della Vergine Maria, la piena di grazia. Amen




Vieni, Spirito Santo,
manda a noi dal Cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,

ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,

invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna. Amen.




venerdì 17 maggio 2013

VEGLIA DI PENTECOSTE

Santuario dell'Addolorata di Castelpetroso

18 maggio 2013   ore 21

VEGLIA DI PENTECOSTE 



Soffio vitale, vento risanate,
tenerezza increata,
ti intuisco e contemplo nel volto materno
di Maria, Mamma tenerissima;
il suo amore mi svela il tuo,
dolce Paraclito!

Amore increato,
tu sei in me e mi conduci,
sei ardente come il fuoco,
lieve come la brezza,
soave come una madre,
palpitante come il cuore
della Vergine Madre che di te
è trasparenza e incomparabile riflesso.

Spirito Santo, vieni,
vivificami, santificami,
animami, trasformami,
introducimi nella Trinità,
                                                                     in Cristo Gesù

                                                              (suor Nunziella Scopelliti)


ANDIAMO INSIEME AL CENACOLO...PER DIVENTARE COMUNIONE, RINNOVATI DALL'AMORE DELLO SPIRITO SANTO! VI ASPETTIAMO!


NOVENA ALLO SPIRITO SANTO: 8° Giorno

NOVENA ALLO SPIRITO SANTO



8° Giorno
"opera tutto in tutti"


Dalla lettera di s. Paolo ai Corinti 12, 4-11
Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell'unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l'interpretazione delle lingue.
Ma tutte queste cose le opera l'unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.

Dio opera tutto in tutti” cosicché quando vediamo un medico che lascia i lussuosi  e lucidi corridoi di una clinica privata per andare a fare il “medico senza frontiera” in qualche sperduto villaggio dell’Eritrea al tempo della carestia, o una piccola suora curva sulle piaghe di un corpo consunto in India, o una ragazza che porge una tazza di thè nella fredda notte ad un barbone coperto di cartoni nella metropolitana di New York o una famiglia che apre le porte all’accoglienza di un figlio non suo o … dobbiamo ricordarci di questa verità: “a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune”.
Non sappiamo molto della terza Persona della Santissima Trinità, ma una cosa è certa: distribuisce i suoi doni  “a ciascuno come vuole”.

Com'è bella la libertà dello Spirito e come è consolante sapere che in ogni uomo c'è questa possibilità di operare il bene.
Signore perdona la nostra presunzione. Per aver fatto qualche raro gesto di carità ci siamo sentiti a posto, ma il Tuo Spirito ci chiama fuori dalle nostre abitudini, ci spinge oltre le confortevoli mura delle nostre sicurezze. Desideriamo aprirci alla sua opera per rinforzare la nostra fede, alimentare la nostra speranza, aprirci alla carità. Vieni Spirito Santo. Amen.


Vieni, Spirito Santo,
manda a noi dal Cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.


Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna. Amen.

giovedì 16 maggio 2013

NOVENA ALLO SPIRITO SANTO: 7° Giorno


NOVENA ALLO SPIRITO SANTO

7° giorno

Dalla lettera ai Filippesi (2,12-16)
Miei cari, obbedendo come sempre, non solo come quando ero presente, ma molto più ora che sono lontano, attendete alla vostra salvezza con timore e tremore. È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo i suoi benevoli disegni. Fate tutto senza mormorazioni e senza critiche, perché siate irreprensibili e semplici, figli di Dio immacolati in mezzo a una generazione perversa e degenere, nella quale dovete splendere come astri nel mondo, tenendo alta la parola di vita. Allora nel giorno di Cristo, io potrò vantarmi di non aver corso invano né invano faticato.

Gesù Cristo ha “portato sulla terra” non la forza vitale, che già vi abitava, ma lo Spirito Santo, cioè l’amore di Dio che “rinnova la faccia della terra” purificandola dal male e liberandola dal dominio della morte. Questo “fuoco” puro, essenziale e personale, il fuoco dell’amore, è disceso sugli Apostoli, riuniti in preghiera con Maria nel Cenacolo, per fare della Chiesa il prolungamento dell’opera rinnovatrice di Cristo. […]
Il vero fuoco, lo Spirito Santo, è stato portato sulla terra da Cristo. Egli non lo ha strappato agli dèi, come fece Prometeo, secondo il mito greco, ma si è fatto mediatore del “dono di Dio” ottenendolo per noi con il più grande atto d’amore della storia: la sua morte in croce.
(Benedetto XVI, Omelia Pentecoste 2009)

Vieni Spirito Santo, effondi su di noi la sorgente delle tue grazie  e suscita una nuova Pentecoste nella tua Chiesa!  Scendi sui tuoi vescovi, sui sacerdoti,sui religiosi e sulle religiose,  sui fedeli e su coloro che non credono, sui peccatori più induriti e su ognuno di noi! Scendi su tutti i popoli del mondo, su tutte le razze e su ogni classe e categoria di persone!
Scuotici con il tuo soffio divino, purificaci da ogni peccato e liberaci da ogni inganno e da ogni male!
Infiammaci con il tuo fuoco, fa’ che bruciamo e ci consumiamo nel tuo amore!
Insegnaci a capire che Dio è tutto, tutta la nostra felicità e la nostra gioia
e che solo in Lui è il nostro presente, il nostro futuro e la nostra eternità.



Vieni, Spirito Santo,
manda a noi dal Cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna. Amen.