giovedì 7 agosto 2014

Noi non possiamo tacere

15 agosto 2014
Giornata di preghiera per i cristiani perseguitati



“Un autentico Calvario accomuna i battezzati in Paesi come Iraq e Nigeria, dove sono marchiati per la loro fede e fatti oggetto di attacchi continui da parte di gruppi terroristici; scacciati dalle loro case ed esposti a minacce, vessazioni e violenze, conoscono l’umiliazione gratuita dell’emarginazione e dell’esilio fino alluccisione. A fronte di un simile attacco alle fondamenta della civiltà, della dignità umana e dei suoi diritti, noi non possiamo tacere”.
È un appello molto duro quello che la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana rivolge all’Europa “distratta ed indifferente, cieca e muta davanti alle persecuzioni di cui oggi sono vittime centinaia di migliaia di cristiani”. 

Un appello che si traduce nell’indizione di una giornata di preghiera, il prossimo 15 agosto.

Di seguito,  il testo della Presidenza della CEI e una traccia per la preghiera.


CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali                                              

LA PRESIDENZA DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
Noi non possiamo tacere

15 agosto, Giornata di preghiera per i cristiani perseguitati

Dal 14 al 18 agosto siamo chiamati ad accompagnare spiritualmente il Santo Padre nella sua visita in Corea del Sud, dove partecipa alla VI Giornata della Gioventù asiatica.
Per le nostre comunità è un’occasione preziosa per accostare la realtà di quella Chiesa: una Chiesa giovane, la cui vicenda storica è stata attraversata da una grave persecuzione, durata quasi un secolo, nella quale circa 10.000 fedeli subirono il martirio: 103 di loro sono stati canonizzati nel 1984, in occasione del secondo centenario delle origini della comunità cattolica nel Paese.
In questa luce si coglie la forza del tema che scandisce l’evento: “Giovani dell’Asia! Svegliatevi! La gloria dei martiri risplende su di voi: “Se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con Lui” (Rm 6,8).
Sono parole che vorremmo potessero scuotere anche questa nostra Europa, distratta ed indifferente, cieca e muta davanti alle persecuzioni di cui oggi sono vittime centinaia di migliaia di cristiani. Se la mancanza di libertà religiosa – fondativa delle altre libertà umane – impoverisce vaste aree del mondo, un autentico Calvario accomuna i battezzati in Paesi come Iraq e Nigeria, dove sono marchiati per la loro fede e fatti oggetto di attacchi continui da parte di gruppi terroristici; scacciati dalle loro case ed esposti a minacce, vessazioni e violenze, conoscono l’umiliazione gratuita dell’emarginazione e dell’esilio fino all’uccisione. Le loro chiese sono profanate: antiche reliquie, come anche statue della Madonna e dei Santi, vengono distrutte da un integralismo che, in definitiva, nulla ha di autenticamente religioso. In queste zone la presenza cristiana – la sua storia più che millenaria, la varietà delle sue tradizioni e la ricchezza della sua cultura – è in pericolo: rischia l’estinzione dagli stessi luoghi in cui è nata, a partire dalla Terra Santa.
A fronte di un simile attacco alle fondamenta della civiltà, della dignità umana e dei suoi diritti, noi non possiamo tacere. L’Occidente non può continuare a volgere lo sguardo altrove, illudendosi di poter ignorare una tragedia umanitaria che distrugge i valori che l’hanno forgiato e nella quale i cristiani pagano il pregiudizio che li confonde in modo indiscriminato con un preciso modello di sviluppo.
A nostra volta, vogliamo che la preoccupazione per il futuro di tanti fratelli e sorelle si traduca in impegno ad informarci sul dramma che stanno vivendo, puntualmente denunciato dal Papa: “Ci sono più cristiani perseguitati oggi che nei primi secoli”.
Con questo spirito invitiamo tutte le nostre comunità ecclesiali ad unirsi in preghiera in occasione della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria  (15 agosto) quale segno concreto di  partecipazione con quanti sono provati dalla dura repressione.
Per intercessione della Vergine Madre, il loro esempio aiuti anche tutti noi a superare l’aridità spirituale di questo nostro tempo, a riscoprire la gioia del Vangelo e il coraggio della testimonianza cristiana.

LA PRESIDENZA
della Conferenza Episcopale Italiana

Roma, 2 agosto 2014


Proposta per la celebrazione eucaristica della solennità dell’Assunzione della beata Vergine Maria con uno speciale ricordo dei cristiani perseguitati nella monizione iniziale e nella preghiera universale.

A cura dell’Ufficio Liturgico Nazionale – CEI 31 luglio 2014

15 agosto 2014
Assunzione della Beata Vergine Maria

In sintonia con la solennità mariana, si potranno proporre altri momenti di preghiera comunitaria, familiare e personale: ad es. Liturgia delle ore, Liturgia della Parola, Adorazione Eucaristica, Santo Rosario.

Monizione iniziale della Messa
Con queste parole o altre simili:

Fratelli e sorelle,
mentre diamo inizio alla festosa celebrazione
dell’Assunzione di Maria nella gloria del Cielo,
non distogliamo lo sguardo dalla nostra terra,
in cui ella ha vissuto con amore e fedeltà.
Chiediamo la sua intercessione
perché tanti cristiani, oggi perseguitati in molte nazioni,
non si sentano abbandonati dall’indifferenza e dall’egoismo,
e perché la violenza ceda il passo al rispetto e alla pace.
Partecipi e solidali con questi nostri fratelli,
invochiamo per noi e per tutti la misericordia del Signore.

Preghiera universale
Nel comporre localmente il formulario della Preghiera universale, si suggerisce di integrarlo nel modo seguente:

Maria, Madre del Signore,
è segno splendente sul cammino del popolo di Dio,
figura di un’umanità nuova e fraterna.
Chiediamo a lei, Regina della pace,
di intercedere perché, nei paesi devastati da varie forme di conflitti
e dove i cristiani sono perseguitati a causa della loro fede,
la forza dello Spirito di Dio riporti alla ragione chi è irriducibile,
faccia cadere le armi dalle mani dei violenti,
e ridoni fiducia a chi è tentato di cedere allo sconforto.

Preghiamo, dicendo:
Santa Maria, intercedi per noi!

Per le nazioni dove da troppo tempo
la vita è resa impossibile dai conflitti armati
e dall’odio che li alimenta,
perché il rifiuto della violenza
e l’avvio di una coesistenza giusta e fraterna
aprano a un futuro migliore,
preghiamo. R.

Per le vittime di ogni guerra,
per i rifugiati, gli oppressi,
e soprattutto per i cristiani perseguitati a  causa della fede,
perché sia riconosciuto il loro diritto alla libertà
e onorata la dignità di ogni figlio di Dio,
preghiamo. R. 

O Dio, Padre di tutti gli uomini,
rinnova nel tuo Santo Spirito la faccia della terra
e conduci questa tua umanità sulle vie della giustizia e della pace,
perché possa giungere a godere un giorno con Maria
della tua gloria senza fine.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.









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