Il Quotidiano del Molise – Lunedì 6 dicembre 2010
Il convegno è stato organizzato dal Movimento dei Focolarini di Campobasso
Convegno quanto mai stimolante e ricco di spunti culturali, sociali, religiosi e politici quello organizzato in maniera esemplare dai Focolarini di Campobasso che si ispirano al carisma di Chiara Lubich sul tema “La sfida della reciprocità Sud-Nord nel solco della Settimana Sociale” della Chiesa. Sala gremita e tavolo di esperti che hanno illustrato le tematiche mettendo in luce sia i lati negativi della situazione socio culturale italiana, specialmente al Sud, sia gli aspetti positivi delle “tipicità” che devono essere “esportate e trasformarsi in “reciprocità” di scambi e di aiuti tra Nord e Sud e viceversa. Il tutto collegato a due fatti importanti: la pubblicazione del libro-intervista dell’arcivescovo GianCarlo Bregantini “Il nostro Sud in un Paese reciprocamente solidale” e la recente “Settimana Sociale dei cattolici italiani” a Reggio Calabria.
Il Convegno si è tenuto presso lo Scientifico e dopo i saluti di rito del dirigente scolastico dott. Carlini, il coordinatore Giovanni Mancinone, giornalista RAI, ha dato la parola via via ai relatori con domande piacevolmente provocatorie. P. Lòriga, caporedattore della rivista Città Nuova e autore delle interviste all’Arcivescovo ha rimarcato l’ importanza innovativa della recente Settimana Sociale che analizza molto in profondità le realtà sociali di frontiera in particolare nel meridione. Ricorda, opportunamente, che i 1200 presenti a Reggio, tra cui 300 giovani, hanno lavorato su 5 temi di fondo sinteticamente espressi da 5 parole significative: intraprendere, educare, includere, slegare e completare.
Il Convegno si è tenuto presso lo Scientifico e dopo i saluti di rito del dirigente scolastico dott. Carlini, il coordinatore Giovanni Mancinone, giornalista RAI, ha dato la parola via via ai relatori con domande piacevolmente provocatorie. P. Lòriga, caporedattore della rivista Città Nuova e autore delle interviste all’Arcivescovo ha rimarcato l’ importanza innovativa della recente Settimana Sociale che analizza molto in profondità le realtà sociali di frontiera in particolare nel meridione. Ricorda, opportunamente, che i 1200 presenti a Reggio, tra cui 300 giovani, hanno lavorato su 5 temi di fondo sinteticamente espressi da 5 parole significative: intraprendere, educare, includere, slegare e completare.
Spiega poi perché l’intervista all’Arcivescovo, un uomo del Nord che ha incontrato il Sud e che offre al paese la sua esperienza positiva basata sul concetto di reciprocità, che in pratica significa che il Sud ha bisogno del Nord ed il Nord ha bisogno del Sud per poter vivere tutti democraticamente in un Stato unitario con dignità e rispetto.
Il prof. Luigi Picardi, noto storico del Movimento cattolico in Italia, nel suo documentato excursus, ha ricordato i testi salienti della Dottrina Sociale della Chiesa a partire dal 1948 fino ai recenti. Ha detto, tra l’altro, che il problema del Sud non è un problema solo di alcune regioni, ma è sostanzialmente un problema nazionale. Da ciò discende che “sussidiarietà e solidarietà” devono essere reciproche ed anche il federalismo deve essere solidale tra chi è più avanti nel progresso sociale e chi incontra difficoltà.
Ha preso poi la parola l’Arcivescovo Bregantini, Presidente della Commissione CEI per i problemi sociali e il lavoro. Egli ha subito raccontato le sue esperienze fatte in Calabria come quella della cooperativa per i lamponi che è stata emblematica e importante per i giovani.
Riconosce che il Sud gli ha dato tanti valori che ha messo accanto a quelli del Nord. Si sofferma, quindi, ad analizzare tre parole che indicano tre modi di essere: marginalità, tipicità e reciprocità. Invita il Sud a seguire la propria tipicità nel lavoro come in altri ambiti. Ricorda che il Nord ha scoperto le proprie tipicità, ma rischia di soffocare nel benessere.
Il prof. Luigi Picardi, noto storico del Movimento cattolico in Italia, nel suo documentato excursus, ha ricordato i testi salienti della Dottrina Sociale della Chiesa a partire dal 1948 fino ai recenti. Ha detto, tra l’altro, che il problema del Sud non è un problema solo di alcune regioni, ma è sostanzialmente un problema nazionale. Da ciò discende che “sussidiarietà e solidarietà” devono essere reciproche ed anche il federalismo deve essere solidale tra chi è più avanti nel progresso sociale e chi incontra difficoltà.
Ha preso poi la parola l’Arcivescovo Bregantini, Presidente della Commissione CEI per i problemi sociali e il lavoro. Egli ha subito raccontato le sue esperienze fatte in Calabria come quella della cooperativa per i lamponi che è stata emblematica e importante per i giovani.
Riconosce che il Sud gli ha dato tanti valori che ha messo accanto a quelli del Nord. Si sofferma, quindi, ad analizzare tre parole che indicano tre modi di essere: marginalità, tipicità e reciprocità. Invita il Sud a seguire la propria tipicità nel lavoro come in altri ambiti. Ricorda che il Nord ha scoperto le proprie tipicità, ma rischia di soffocare nel benessere.
Occorre, perciò, la solidarietà. Il libro, aggiunge con tono appassionato , vuole dare una identità al Sud e far capire la “reciprocità” al Nord. “Non più uno contro l’altro, ma uno per l’altro” in campo economico, sociale e culturale. Anche per il federalismo fiscale occorre aiutare il Sud, ma il Sud, da parte sua, è necessario che si “svegli” nell’utilizzare i fondi europei o altre risorse.
Il prof. Gennaro Iorio dell’Università di Salerno apprezza le tematiche affrontate, ma concorda con gli altri nel rilevare che c’è una questione meridionale, specialmente per la mancanza di lavoro. E’ importante ritrovare e riconoscere dentro di noi il “senso religioso” che unisce l’Europa e la parola chiave per vivere in società è àgape che si può costruire solo nell’incontro. Da essa possono derivare buone soluzioni ai diversi problemi.
Infine interviene il Sindaco di Riccia Fanelli che, dopo un lungo discorso, dice un “NO” ad un federalismo “non unitario e non solidale”. Chiude l’Arcivescovo , raccomandando ai mezzi di comunicazione di riprendere i temi sociali ed a proposito di federalismo ricorda un forte pensiero di don Milani: “Non c’è maggiore ingiustizia nel fare parti uguali fra disuguali”. (T.D.T.)
Infine interviene il Sindaco di Riccia Fanelli che, dopo un lungo discorso, dice un “NO” ad un federalismo “non unitario e non solidale”. Chiude l’Arcivescovo , raccomandando ai mezzi di comunicazione di riprendere i temi sociali ed a proposito di federalismo ricorda un forte pensiero di don Milani: “Non c’è maggiore ingiustizia nel fare parti uguali fra disuguali”. (T.D.T.)
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