di Aurelio Molé
Città Nuova
L'invito del cardinale Angelo Bagnasco alla celebrazione di San Paolo fuori le Mura dopo la preghiera di domenica con il Papa, promossa dalle aggregazioni laicali.
«Reagire all’insidia del torpore», «alzarvi in piedi», «testimoniare davanti al mondo che Cristo è Risorto». Sono alcune delle espressioni usate dal card. Bagnasco, presidente della Cei, per incoraggiare il laicato cristiano a entrare «nei gangli della società», soprattutto nei settori di: politica, comunicazione, cultura. Invito ripetuto e riportato alla società italiana dello stesso annuncio fatto dal papa nel suo recente viaggio in Portogallo. «I tempi nei quali viviamo – aveva detto papa Ratzinger ai vescovi portoghesi – esigono un nuovo vigore missionario dei cristiani, chiamati a formare un laicato maturo, identificato con la Chiesa, solidale con la complessa trasformazione del mondo» per opporsi ad una proposta monoculturale che disdegna la dimensione religiosa e contemplativa della vita e sia capace di testimoniare una cultura della resurrezione.
Proprio a motivo dell’esperienza vitale sperimentata nei movimenti e associazioni «dovete – invita il card. Bagnasco – sempre più uscire dal chiuso dei vostri ambienti e andare nel mondo. Anzi, nel mondo voi già siete, e allora dovete, con una consapevolezza nuova di voi stessi e della vostra chiamata, essere proprio là dove vivete, nei gangli della società; dovete essere i testimoni radiosi della Risurrezione».
Anche a costo – ha sottolineato il card. Bagnasco – di «andare controcorrente», di essere scomodi, per un annuncio «non facile» e volte non solo non atteso, ma visto come una minaccia della «libertà di vivere».
«Non possiamo – ha concluso il presidente della Cei – aver timore dell’anticonformismo, quando questo è esigito dalla coerenza con la nostra fede. Non è per il gusto di opporci a qualcuno, ma per amare tutti, innanzitutto per obbedire a Dio. Solo Lui può riempire il cuore e la vita. Solo Lui ci basta».
Il giorno seguente, in un’intervista concessa alla Radio Vaticana il card Bagnasco, molto soddisfatto per la presenza di 200 mila persone delle associazioni e movimenti ecclesiali in Piazza San Pietro e dello svolgimento pacato, gioioso, composto, ha evidenziato «la bellezza di camminare insieme, sulla via di una maggiore operativa e affettiva comunione. È importante, che sempre più dialogando tra di loro, e con i loro pastori, favoriscano la vitalità, la comunione e l’annuncio missionario della Chiesa al mondo».
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LA VITA DEI GRUPPI, DELLE ASSOCIAZIONI E DEI MOVIMENTI DI FEDELI LAICI

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